07 aprile 2006

Rassegna stampa: come la vedono gli altri

Il nostro Presidente del Consiglio dice che grazie a lui l'Italia ha recuperato prestigio all'estero.
Sarà.
Intanto, alcuni prestigiosi giornali stranieri presentano le loro valutazioni sulla situazione italiana. Ho già citato in un altro post un duro articolo di Newsweek ("Ascesa e caduta di Berlusconi"). Passiamo ora a qualche altra testata di ispirazione sovietica.

  • l'Economist (in copertina): "Basta. è ora che l'Italia cacci Berlusconi".
  • Secondo il Financial Times, Berlusconi aveva dichiarato che "partirebbe per Tahiti" se perdesse le elezioni. Bene, dice il FT, "sembra una destinazione appropriata". D'altronde, negli ultimi anni, la situazione economica italiana è diventata "straordinariamente simile a quella Argentina dei tardi anni '90".
  • Il Wall Street Journal titola un articolo "Don Coglioni", con una caricatura di Berlusconi che lo fa assomigliare al Padrino. Non trovano esaltante neanche Prodi, per la verità.
  • Il Times dice che Berlusconi "va a caccia di voti tra le linee erotiche e le parolacce". In un altro articolo, il più autorevole giornale d'Europa ricapitola la discutibile vicenda di Berlusconi, la sua "arroganza", la sua "illimitata supponenza", le origini "chiaramente sospette" dei suoi primi successi da imprenditore.
  • Il mio tedesco lascia molto a desiderare. Un articolo della Frankfurter Allgemeine piuttosto pessimista sul nostro paese, che altri potranno capire meglio di me, dice tra l'altro che le nostre elezioni saranno un referendum pro o contro Berlusconi, il cui bilancio di governo è "piuttosto povero" rispetto alle "luminose prospettive" annunciate nel 2001.
  • Le Monde ripercorre "cinque anni di decisioni controverse", tra cui la depenalizzazione del falso in bilancio, l'intervento in Irak, la legge Pecorella, la nuova legge elettorale, e si schiera chiaramente, facendo presente che una vittoria di Prodi significherebbe per l'Italia "un ritorno a una certa etica politica, dopo una lunga parentesi durante la quale l'esempio della violazione delle norme è venuto dall'alto".
  • Ma Le Monde è di sinistra. Le Figaro, il suo contraltare di destra, dice che Berlusconi, sull'orlo della sconfitta, sta adottando "la strategia della paura", ricorre a "teorie dei complotti", vede comunisti in tutti coloro che non si schierano con lui.
  • El Pais riporta che Berlusconi chiude la campagna elettorale reiterando i suoi insulti contro la sinistra ed "evocando il fantasma del comunismo" e ricorda la "penosa situazione economica del paese", con un deficit pubblico fuori controllo.
  • Secondo The Guardian, Berlusconi è "l'uomo più pericoloso d'Europa", ed è una "minaccia per la democrazia in Italia".
  • Infine, secondo il Washington Post, la volgarità di Berlusconi ha messo in difficoltà la stampa internazionale per trovare traduzioni appropriate, e persino la grigia personalità di Prodi sembra aver avuto la meglio su quella super-aggressiva di Berlusconi.

Per stavolta basta così. Spero che basti davvero: l'Italia non è preparata a tanto prestigio internazionale.

1 Comments:

At 23:37, Anonymous Anonimo said...

ok, ci siamo. Ho la scelta se fare compagnia nell'oblio alcolico a te o a Red Golpe. Comunque vada con mio marito ho passato una buona oretta a scegliere vino....

 

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