08 aprile 2006

I prezzi nell'area Euro

Amici, Italiani, compatrioti,
credo che questo sarà l'ultimo grafico che vi propongo, per vostro sollievo. Quante volte avete sentito il buon Tremonti dire che "dopo l'introduzione dell'Euro i prezzi non sono saliti solo in Italia, ma in tutti gli altri paesi"?

Ebbene, verifichiamo. Ho cercato sul sito di Eurostat l'indice dei prezzi relativo ai consumi individuali. Rispetto a quello medio dei 12 paesi dell'Euro, ecco come è variato l'indice dei prezzi italiani:

Come vedete, i prezzi in Italia, che prima erano decisamente più bassi, ora sono pari alla media dei prezzi negli altri paesi che usano l'Euro. Purtroppo, non vale la stessa cosa per le retribuzioni...

07 aprile 2006

Rassegna stampa: come la vedono gli altri

Il nostro Presidente del Consiglio dice che grazie a lui l'Italia ha recuperato prestigio all'estero.
Sarà.
Intanto, alcuni prestigiosi giornali stranieri presentano le loro valutazioni sulla situazione italiana. Ho già citato in un altro post un duro articolo di Newsweek ("Ascesa e caduta di Berlusconi"). Passiamo ora a qualche altra testata di ispirazione sovietica.

  • l'Economist (in copertina): "Basta. è ora che l'Italia cacci Berlusconi".
  • Secondo il Financial Times, Berlusconi aveva dichiarato che "partirebbe per Tahiti" se perdesse le elezioni. Bene, dice il FT, "sembra una destinazione appropriata". D'altronde, negli ultimi anni, la situazione economica italiana è diventata "straordinariamente simile a quella Argentina dei tardi anni '90".
  • Il Wall Street Journal titola un articolo "Don Coglioni", con una caricatura di Berlusconi che lo fa assomigliare al Padrino. Non trovano esaltante neanche Prodi, per la verità.
  • Il Times dice che Berlusconi "va a caccia di voti tra le linee erotiche e le parolacce". In un altro articolo, il più autorevole giornale d'Europa ricapitola la discutibile vicenda di Berlusconi, la sua "arroganza", la sua "illimitata supponenza", le origini "chiaramente sospette" dei suoi primi successi da imprenditore.
  • Il mio tedesco lascia molto a desiderare. Un articolo della Frankfurter Allgemeine piuttosto pessimista sul nostro paese, che altri potranno capire meglio di me, dice tra l'altro che le nostre elezioni saranno un referendum pro o contro Berlusconi, il cui bilancio di governo è "piuttosto povero" rispetto alle "luminose prospettive" annunciate nel 2001.
  • Le Monde ripercorre "cinque anni di decisioni controverse", tra cui la depenalizzazione del falso in bilancio, l'intervento in Irak, la legge Pecorella, la nuova legge elettorale, e si schiera chiaramente, facendo presente che una vittoria di Prodi significherebbe per l'Italia "un ritorno a una certa etica politica, dopo una lunga parentesi durante la quale l'esempio della violazione delle norme è venuto dall'alto".
  • Ma Le Monde è di sinistra. Le Figaro, il suo contraltare di destra, dice che Berlusconi, sull'orlo della sconfitta, sta adottando "la strategia della paura", ricorre a "teorie dei complotti", vede comunisti in tutti coloro che non si schierano con lui.
  • El Pais riporta che Berlusconi chiude la campagna elettorale reiterando i suoi insulti contro la sinistra ed "evocando il fantasma del comunismo" e ricorda la "penosa situazione economica del paese", con un deficit pubblico fuori controllo.
  • Secondo The Guardian, Berlusconi è "l'uomo più pericoloso d'Europa", ed è una "minaccia per la democrazia in Italia".
  • Infine, secondo il Washington Post, la volgarità di Berlusconi ha messo in difficoltà la stampa internazionale per trovare traduzioni appropriate, e persino la grigia personalità di Prodi sembra aver avuto la meglio su quella super-aggressiva di Berlusconi.

Per stavolta basta così. Spero che basti davvero: l'Italia non è preparata a tanto prestigio internazionale.

06 aprile 2006

Video interessanti

Oggi non ho tempo di scrivere... vi segnalo un sito (divertente?) su cui si trovano molti video che documentano le esternazioni del nostro Presidente del Consiglio e di altri politici di rilievo.

05 aprile 2006

A proposito di ICI

Segnalo un paio di interessanti interventi su lavoce.info. Buona lettura.

04 aprile 2006

Ma si può eliminare l'ICI?

Sarete forse sorpresi di non aver trovato miei commenti agli "scontri" TV tra Berlusconi e Prodi. La spiegazione è semplice: non li ho visti, perché non mi interessavano. Quei dibattiti non forniscono informazioni, sono puro marketing politico, e io le mie opinioni me le formo in altro modo.

Però, stavolta in mezzo alla pubblicità c'è finita l'abolizione dell'ICI sulla prima casa. Pare che Berlusconi abbia fissato la telecamera e abbia detto qualcosa come "avete capito bene. Aboliremo l'ICI sulla vostra casa". Non ho capito se vale per tutti o solo per le prime venti telefonate...

Ma scherzi a parte, si può fare? Vediamo insieme: mi scuserete se stavolta non adotto fonti di dati certificate, ho fatto le ricerche un po' di corsa.

Dunque, pare che l'ICI sulla prima casa valga circa 2,5 miliardi di Euro. Di per sé, una cifra non improponibile: la riduzione IRPEF che Berlusconi aveva promesso nel 2001 era di circa dieci volte tanto (e infatti è rimasta lettera morta). Il problema è il solito: cosa significa ridurre le tasse?

Può significare semplicemente meno soldi ai Comuni. Perché è facile dire che se si va al Governo si toglie l'ICI... è come se dicessi che se vengo nominato generale dell'Esercito dimezzerò il carburante assegnato agli aerei da caccia. Il fatto è che se si tolgono quei soldi ai Comuni, i Comuni "falliscono". Ricorderete lo scontro tra enti locali e Governo per l'ultima Finanziaria; e si parlava di molti meno soldi.
Già, perché il governo di centrodestra, mentre dissestava il bilancio dello Stato (v. i miei post su deficit e avanzo primario), contemporaneamente toglieva soldi agli enti locali. Date un'occhiata a questo grafico, facendo attenzione perché la fonte è "parziale" (uno studio della Margherita) e io non ho avuto il tempo di controllare i dati:


Si vede chiaramente che negli ultimi anni lo Stato ha dato sempre meno soldi agli enti locali, ed è francamente impensabile che i Comuni possano fare a meno del gettito ICI.

Quindi, dovrebbe essere lo Stato a tirar fuori quei soldi. A questo punto è chiaro: si tratta di togliere con una mano e dare con l'altra. Oppure di firmare la solita cambiale.

Esiste un solo modo di ridurre veramente le tasse: risanare il bilancio dello Stato. Solo in questo modo si possono liberare risorse da dedicare agli sgravi fiscali (o, secondo me, meglio: agli investimenti in ricerca e innovazione). Ma questo significa fare tutt'altra politica rispetto a quella che ha condotto il centrodestra; ad esempio, combattere l'evasione anziché fare mille condoni.

Come ha operato il governo? 10: la sicurezza

Onestamente, non sono convinto che la criminalità sia il problema più grave del nostro paese (o meglio: lo è, in alcune zone, la criminalità organizzata. Ma questo è un altro discorso).
Però, il centrodestra aveva messo l'accento sulla riduzione dei reati come uno dei suoi obiettivi privilegiati. L'analisi dell'operato del governo sarebbe incompleta senza una tabella sull'andamento dei crimini, ricavato dall'archivio online dell'Istat (dati disponibili 2000-2004):


Non vale la pena di commentare...

02 aprile 2006

L'orrore che genera orrori

Pierferdinando Casini ha detto che, se non fosse cristiano, l'atroce assassinio del bimbo di Parma lo indurrebbe a chiedere l'istituzione della pena di morte.
Io sono contrario alla pena di morte proprio perché non sono credente.
Sono differenze che spiegano diverse cose.